Ecco come Biden vuole impedire a Trump di ricandidarsi

Degno di un episodio di House of Cards il colpo di scena che pone un nuovo ostacolo alla ricandidatura di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. C’è poco da dire: l’entourage di Joe Biden le sta pensando proprio tutti per disfarsi dell’avversario più scomodo, quello che, previsioni alla mano, potrebbe tornare agevolmente alla Casa Bianca nel 2024.

Questa volta si ricorre ai poteri della Corte Suprema (la più alta corte della magistratura federale degli Stati Uniti d’America)

Il 14/mo emendamento, in base al quale la Corte suprema del Colorado ha escluso Donald Trump dal voto delle primarie presidenziali repubblicane in quello Stato, fu adottato nel 1868, dopo la Guerra civile americana. L’emendamento affronta i diritti di cittadinanza e la pari tutela delle leggi. Ma la sezione terza dell’emendamento afferma che i funzionari pubblici che hanno giurato di sostenere la Costituzione sono banditi da futuri incarichi se coinvolti in una “insurrezione” o “rivolta”. La formulazione è considerata vaga e non menziona esplicitamente la presidenza. Finora è stata applicata solo due volte dal 1919. La sezione terza fu introdotta per impedire che qualsiasi funzionario civile o militare che aveva servito negli Stati Uniti prima della Guerra civile riguadagnasse posizioni di autorità se aveva tradito il suo Paese sostenendo la Confederazione sudista. Ecco il testo: “Nessuno potrà essere senatore o rappresentante al Congresso, o elettore del presidente e del vicepresidente, o ricoprire alcuna carica, civile o militare, sotto gli Stati Uniti, o sotto qualsiasi Stato, se, avendo precedentemente prestato giuramento, in qualità di membro del Congresso, o come funzionario degli Stati Uniti, o come membro di qualsiasi legislatura statale, o come funzionario esecutivo o giudiziario di qualsiasi Stato, di sostenere la Costituzione degli Stati Uniti, si sarà impegnato in un’insurrezione o ribellione contro la stessa (Costituzione), o avrà dato aiuto o conforto ai suoi nemici. Ma il Congresso può, con un voto di due terzi di ciascuna Camera, rimuovere tale incapacità”.

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