Nell’81º giorno di conflitto tra Israele e Gaza, la situazione continua a peggiorare, con un crescente numero di vittime e tensioni che coinvolgono attori regionali e internazionali. Secondo Hamas, oltre 20.400 palestinesi sono morti, di cui circa 8.000 bambini, mentre in Israele sono stati riportati 1.200 morti nell’attacco del 7 ottobre.
## Mediazione proposta dal Qatar
L’Emiro del Qatar ha avviato una possibile mediazione congiunta a Gaza, discutendone con il presidente statunitense Joe Biden. Tuttavia, le prospettive di una soluzione pacifica rimangono incerte, con Israele affermando che la guerra continuerà per molti mesi.
## Uccisione del generale Moussawi e minacce dell’Iran
In un raid israeliano in Siria, il generale Moussawi è stato ucciso, scatenando la rabbia dell’Iran. Il presidente Raisi ha minacciato che Israele “pagherà per la sua morte”. L’esercito israeliano ha colpito la sede della Mezzaluna Rossa a Khan Yunis, intensificando ulteriormente la violenza.
## Sirene d’allarme al confine con il Libano
Attualmente, le sirene di allarme anti-razzi stanno suonando a Rosh HaNikrà, al confine tra Israele e il Libano, indicando un’ulteriore escalation della situazione.
## Nuovi attacchi e reazioni
L’agenzia palestinese Wafa ha riportato che un drone israeliano ha ucciso sei palestinesi nel campo profughi di Nour Shams, a est di Tulkarem in Cisgiordania. L’esercito israeliano non ha ancora commentato l’accaduto. Nel frattempo, l’Iran ha dichiarato il suo diritto legittimo di rispondere a Israele, definendo l’uccisione del generale Mousavi un “atto terroristico” e chiedendo al Consiglio di Sicurezza dell’ONU di condannare le attività israeliane.
La situazione rimane fluida e complessa, con il mondo che osserva con crescente preoccupazione l’escalation della violenza in questa regione già tormentata dalla guerra.