Radicali Italiani cambia faccia. Massimiliano Iervolino, al vertice della forza politica dal 2019, cede il passo a Matteo Hallissey che a 20 anni diventa il più giovane segretario di partito di sempre. Si chiude così il XXII congresso di una delle componenti della galassia radicale. Un congresso che a dicembre era stato rinviato per alcune irregolarità scoperte e denunciate tra le nuove iscrizioni. A chiusura della seconda giornata di lavori si approva la mozione congressuale e si eleggono, oltre al segretario, anche gli altri vertici: Patrizia De Grazia presidente, Filippo Blengino tesoriere, tutti rigorosamente under 30. “Raccogliamo con entusiasmo un’eredità politica e storica di cui sentiamo tutto il peso – dichiara Hallissey – fatta di battaglie storiche che vanno dall’antiproibizionismo alla riforma del carcere, dalla difesa delle nuove marginalità sociali alla lotta sempre al fianco del popolo ucraino e di tutti gli oppressi”. E, assicura, “intendiamo portarle avanti con convinzione e passione, con gli occhi al presente e lo sguardo rivolto al futuro. Un futuro che tenga al centro il rilancio del processo di integrazione europea per costruire gli Stati Uniti d’Europa e un rinnovato impegno sui temi strategici per le grandi questioni sociali della nostra epoca come ambiente, energia, democrazie digitali, ecologia e lotta al cambiamento climatico, politiche energetiche e utilizzo del digitale per rivitalizzare la democrazia”. Ma al cambio di vertice si arriva con una spaccatura sostanziale del partito. Il nucleo storico di Radicali Italiani, infatti, “vista l’ impossibilità di arrivare a una convergenza politica”, decide di non presentare candidature e di non partecipare al voto. “Abbiamo cercato di elaborare una proposta per fare in modo che il partito fosse in grado di affrontare la situazione tragica che viviamo in Italia e in Europa. Tuttavia, prendiamo atto che nel partito si sono maturate condizioni che hanno introdotto una malattia, un virus che distrugge l’essenza del modo di essere e di fare politica radicale, quel modo di essere e di fare che nei decenni ha consentito ai Radicali di ottenere conquiste importantissime”, spiega Lorenzo Strik Lievers, storico dirigente radicale, intervenendo al congresso. “C’era parso che per arginare questo virus fossero necessarie modifiche allo Statuto che abbiamo inserite nella mozione”, ma “nella Direzione di ieri sera è emersa un’incomunicabilità che rende impossibile lavorare insieme nel partito”. (Foto: sito web dei Radicali Italiani)