Nuovi nomi in campo per la città. Stando alle ultime indiscrezioni trapelate in questi giorni la “rosa” dei candidati sindaci potrebbe allargarsi addirittura a 5. Ebbene si. Dopo il ritorno in campo dell’ex Sindaco Massimo Buonanno, leader della coalizione di partiti politici e movimenti civici, oltre ai candidati sindaci civici già annunciati Nicola Marzocchella e Domenico Russo, figlio dell’ex sindaco Aurelio Russo, emerge sempre più inisistentemente il nome di Innocenzo Treviglio, volto storico in città nonché ex consigliere comunale in odore di candidatura a sindaco col simbolo di Fratelli d’Italia.
Treviglio dovrebbe incassare il sostegno in coalizione di Pietro Paolo Di Matteo, anch’egli ex consigliere comunale di Npd a Sant’Antimo. Ad onor di cronaca va ricordato che Di Matteo insieme ad Antimo Puca (altro ex consigliere comunale) ha sostenuto alle ultime elezioni l’ex sindaco Massimo Buonanno (attualmente ricandidato a sindaco sostenuto nuovamente dal centrosinistra) salvo poi spedirlo a casa dopo un anno circa dall’insediamento, unitamente agli ex consiglieri Francesco Cesaro ed Andrea Petito, oggi già schieratisi con Marzocchella. Resta da capire a questo punto se la corsa solitaria, qualora tale scenario venisse confermato, possa trovare il giusto radicamento fra i cittadini. Quegli stessi cittadini che si sono ritrovati dopo poco tempo senza amministrazione, senza punti di riferimento al Municipio in una fase storica di assoluta importanza per la città. Basti pensare agli imminenti fondi Pnrr che potrebbero cambiare il destino di questa comunità. Eppure nonostante tutto per qualcuno è stato meglio lasciare la città nelle mani di un Commissario. E tanti saluti al futuro pianificato e alle promesse fatte ai cittadini.
Andiamo avanti. Il quinto candidato sindaco potrebbe essere espressione del movimento Sant’Antimo Bene Comune, gruppo riconducibile alla sinistra radicale che potrebbe schierare come candidato a Sindaco Domenico Cacciapuoti o addirittura suo padre Alfonso già Consigliere Comunale della Margherita. Pane al pane, vino al vino. La data per il voto è stata fissata per l’8 e 9 giugno. I prossimi giorni saranno decisivi per delineare definitivamente il quadro politico e capire quali saranno le visioni di città per una comunità che ha innanzitutto bisogno di stabilità, cultura di governo e del ritorno della politica. Chi vivrà vedrà.