“La situazione attuale in fatto di bradisismo non è molto diversa da quella degli ultimi periodi. La deformazione del suolo nei Campi Flegrei con il bradisismo sta continuando, con una velocità minore e anche con una conseguente minore sismicità. Ma prosegue”. Lo ha detto all’ANSA Antonio Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, a margine del convegno “Costruzioni in zona sismica: il caso dei Campi Flegrei”. “Abbiamo in questi giorni – ha spiegato Di Vito – terremoti meno frequenti e meno energici ma questo ci aiuta solo a migliorare sempre di più quello che facciamo sul territorio nell’implementazione delle reti, della conoscenza, dei sistemi di trasmissione e anche nel creare ridondanza nei nostri sistemi di analisi e acquisizione dati”. “Per questo abbiamo realizzato da poco anche un’altra sala di monitoraggio sul Vesuvio – ricorda direttore dell’Osservatorio Vesuviano – proprio per far sì che anche in caso di eventi eccezionali che possono compromettere la nostra capacità di lavorare a Fuorigrotta, mi riferisco ad alluvioni o guasti elettrici grossi, e non al rischio vulcanico che non è il motivo per cui abbiamo creato la seconda sede, possiamo continuare a fare 24 ore su 24 il monitoraggio. Per noi ovviamente è molto importante rendere tutto indipendente dalla presenza della dell’uomo e degli operatori, in modo tale da avere sempre tutto a disposizione per poter fare valutazioni poi di pericolosità e di altri aspetti insieme agli organi preposti, dalla Protezione Civile ai vari livelli fino alla Commissione Grandi Rischi”.

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