Il presidente russo Vladimir Putin ha suscitato polemiche internazionali accusando l’Ucraina per l’attentato terroristico a Mosca, ignorando nel contempo la rivendicazione da parte dell’ISIS. L’attacco, perpetrato al Crocus City Hall, ha lasciato una scia di devastazione con 133 morti e 121 feriti.
Secondo Putin, i quattro esecutori materiali dell’attacco avevano pianificato di rifugiarsi in Ucraina, dove sarebbero stati protetti attraverso una “finestra” preparata oltre confine. Tuttavia, la presidenza ucraina ha respinto fermamente quest’accusa, definendola “assolutamente insostenibile”.
Le autorità russe, tramite il servizio di intelligence interna Fsb, hanno dichiarato di aver arrestato i quattro presunti attentatori insieme ad altre sette persone nella regione di Bryansk, a circa 350 chilometri a sud-ovest di Mosca. Questi individui, tutti stranieri secondo le autorità russe, sono stati bloccati mentre viaggiavano a bordo di una Renault bianca, dopo un inseguimento.
In risposta alle accuse di Putin, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito la sua posizione, definendo i russi come i veri terroristi in Ucraina. Zelensky ha accusato Putin di tentare di scaricare la colpa dell’attentato sull’Ucraina, sottolineando che i russi stanno bruciando le città ucraine e portando centinaia di migliaia dei loro terroristi nel paese.
La situazione ha provocato una dura replica da parte dell’Ucraina, con il consigliere presidenziale Mikaylo Podolyak definendo le accuse russe “assurde”. Anche il premier polacco Donald Tusk ha espresso la speranza che la Russia non utilizzi l’attacco di Mosca come pretesto per un’escalation della violenza in Ucraina.
Nonostante la chiara rivendicazione da parte dell’ISIS attraverso la sua agenzia di stampa Amaq, Putin ha ignorato tale aspetto, preferendo puntare il dito contro l’Ucraina. L’ISIS ha confermato che l’attacco è stato perpetrato da quattro dei suoi “combattenti”, sottolineando che fa parte di una guerra contro i Paesi che combattono l’Islam.
Mentre la Casa Bianca ha condannato fermamente l’attacco terroristico di Mosca e ha ribadito l’impegno nel combattere l’ISIS ovunque, gli Stati Uniti avevano già avvertito i russi all’inizio di marzo di possibili attacchi terroristici durante grandi raduni a Mosca. Tuttavia, la volontà di cooperare con la Russia nella lotta al terrorismo è stata sottolineata in conversazioni telefoniche tra Putin e altri leader regionali.
In questa complessa situazione politica e di sicurezza, Putin ha mostrato fermezza nel perseguire i responsabili dell’attentato, anche se la sua decisione di puntare il dito contro l’Ucraina ha sollevato polemiche e interrogativi sulla reale natura degli eventi. Mentre il mondo guarda con apprensione alle conseguenze di questo attacco, l’Ucraina risponde con fermezza alle accuse russe, affermando la propria innocenza e respingendo le ricostruzioni fornite dal Cremlino.