‘Basiti, non aderiremo più a iniziative di facciata contro il razzismo’. E’ veemente la reazione del Napoli e dello stesso Juan Jesus contro la decisione di non punire Acerbi sulla vicenda degli insulti razzisti al brasiliano durante il match a San Siro con l’Inter. Prima lo stesso giocatore azzurro cambia la foto sul suo profilo Instagram, e ne sceglie una con il pugno alzato, storico simbolo delle lotte contro il razzismo, poi lo stesso club campione d’Italia reagisce postando la stessa foto ed un comunicato di fuoco: “Restiamo basiti. Il Napoli non aderirà più a iniziative di mera facciata delle istituzioni calcistiche contro il razzismo e le discriminazioni, continueremo a farle da soli, come abbiamo sempre fatto, con rinnovata convinzione e determinazione”. Per il Napoli “a questo punto il colpevole dovrebbe, per la “giustizia” sportiva, essere Juan Jesus, che avrebbe accusato un collega ingiustamente. Non è ragionevole pensare che abbia capito male. Il principio di maggiore probabilità di un evento, ampiamente visibile dalla dinamica dei fatti e dalle sue scuse in campo, che nella giustizia sportiva è preso in considerazione, scompare in questa sentenza. Restiamo basiti. Inoltre, se quanto accaduto in campo, lo dice la sentenza, “è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte…dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo”, perché – si chiede il Napoli – non irrogare a quest’ultimo alcuna sanzione? Perché, poi, lo dice sempre la sentenza, “essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa”, nessuna decisione è stata assunta dalla giustizia sportiva al riguardo per punire il responsabile? Restiamo ancor più basiti. La reazione di Juan Jesus è tacita ma eloquente, mentre i tifosi azzurri insorgono sui social, dove si esprime anche Bruno Siciliano, docente di robotica alla Federico II e grande fan del club azzurro. A suo avviso la sentenza “conferma che l’Italia è un paese profondamente razzista”, e lancia una sfida ad Acerbi: “Se hai gli attributi allora devi querelare Juan Jesus per diffamazione”.