Una commissione di studio per censire i casi di reazioni avverse ai vaccini anti-Covid, per capirne la dimensione e la tipologia. Il ministro della Salute Orazio Schillaci ne propone l’istituzione in coordinamento con la nuova commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia, i cui lavori dovrebbero partire a breve. L’idea suscita però perplessità tra infettivologi ed esperti, che sottolineano come dati di farmacovigilanza siano già largamente disponibili e l’avvio di una nuova commissione sul tema vaccini rischierebbe, invece, di minare la fiducia dei cittadini nella Sanità pubblica. “Quest’anno – spiega il ministro in un’intervista al Giornale d’Italia – abbiamo registrato un numero molto basso di adesioni alla campagna vaccinale, anche antinfluenzale. Quindi fare chiarezza sarebbe utile. Sarebbe opportuno soprattutto per dare maggiore tranquillità a tutti. Ci lavoreremo”. Quanto al futuro, Schillaci invita ad evitare ‘notizie allarmistiche’ su nuove malattie: “Se ci dovesse essere una nuova Malattia X, come viene evocata, saremo pronti ad affrontarla nel miglior modo possibile”. In merito al rischio di effetti collaterali dai vaccini Covid, Marco Cavaleri, responsabile della strategia per le minacce sanitarie e i vaccini dell’Agenzia Europea dei Medicinali (Ema), ricorda che si tratta di eventi rari: “I vaccini anti-Covid sono importanti per prevenire la malattia grave nei soggetti più a rischio, e le reazioni avverse gravi sono un evento raro che noi monitoriamo costantemente. L’Ema e il suo comitato di farmacovigilanza – spiega all’ANSA – ha monitorato attentamente gli eventi avversi dopo la vaccinazione Covid e riportato in modo trasparente tutti i risultati. Il monitoraggio continuerà come per qualsiasi altro vaccino o farmaco approvato in Europa”. Sebbene l’impatto di salute pubblica dovuto al virus Sars-CoV-2 “è in continua diminuzione, c’è ancora chi può andare incontro a malattia grave e questi soggetti è bene che si rivaccinino ogni anno con vaccino aggiornato. Sarebbe un errore – avverte – pensare che tutto è finito e bisogna, invece, mantenere l’attenzione alta poichè il virus Sars-CoV-2 continua a circolare a livello globale”. Rispetto alla proposta di una nuova commissione, l’infettivologo Matteo Bassetti si dice favorevole se “la finalità è dare maggiori risposte e tranquillizzare i cittadini; diverso sarebbe se l’intento fosse quello di mettere sotto accusa i vaccini, ma non credo sia questo l’obiettivo del ministro”. In ogni caso, ricorda, “nel 2022 è stato previsto un fondo con uno stanziamento di 100 milioni proprio per gli indennizzi per danno dai vaccini, ma – sottolinea – non mi pare che siano pervenute ad oggi tantissime domande”. Si dice invece contraria la vicepresidente della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), Cristina Mussini: “Oggi sono disponibili solidi dati di sicurezza sui vaccini anti-Covid, anche se sicuramente degli effetti collaterali dai vaccini in ridotte percentuali ci sono stati, ma questo accade per qualunque tipologia di farmaco. I dati sono disponibili e pubblici, dunque non vedo la necessità di istituire una nuova commissione di studio che, invece, avrebbe l’effetto di gettare un’ombra sulle vaccinazioni disincentivando magari dal vaccinarsi quelle categorie che ne avrebbero più bisogno e minando la fiducia nel Ssn”. L’ultimo Rapporto sulla sorveglianza dei vaccini anti-Covid dell’Agenzia italiana del farmaco prende in considerazione le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza nei due anni di campagna vaccinale, dal 27 dicembre 2020 al 26 dicembre 2022, per i cinque vaccini in uso. In questo periodo sono pervenute 140.595 segnalazioni su un totale di 144.354.770 di dosi somministrate (tasso di segnalazione di 97 ogni 100.000 dosi), di cui l’81,3% (114.290) riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari. Le segnalazioni gravi corrispondono invece al 18,7% del totale (26.305), con un tasso di 18 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate.