“La Champions è lontana, la matematica non ci condanna ma siamo onesti. Ora è davvero lontana”. Così il tecnjco del Napoli Francesco Calzona analizza il flop del Napoli, sconfitto 3-0 al Maradona dall’Atalanta, e che sembra ormai dire addio alla rincorsa alla prossima Champions League. Calzona cerca però di tenere sveglia la squadra per il resto del campionato: “Per il resto – ha detto – siamo ancora in gioco ma bisogna vincere ed essere solidi e ordinati, cosa che facciamo per poco tempo. Il resto dell’Europa è ancora raggiungibile ma dobbiamo trovare il morale che serve, altrimenti se vedo che non tiriamo fuori l’orgoglio si mancherebbe di rispetto a questa città, da parte mia e dei ragazzi. Io penso che la squadra abbia orgoglio, dobbiamo fare di più per finire questa stagione in modo dignitoso e per raggiungere obiettivi parziali, altrimenti sarà fallimento”. Calzona sottolinea che “i tifosi finora non ci avevano contestato ma oggi dobbiamo sopportare la contestazione che è legittima. La vicenda Juan Jesus? Non ha condizionato la prestazione”. Per il tecnico neanche la sua assenza da Napoli per due partite della Slovacchia di cui è ct ha influito male sul Napoli: “Non dipende – ha detto – dalla mia assenza come ha giocato il Napoli. Allenare nazionale vuol dire farlo mentre sui club si lavora sul lato fisico non tattico, perché hai meno giocatori e lavori per tenere una condizione fisica accettabile. A noi ora manca solidità, siamo una squadra fragile senza palla, questo è il problema più grosso, non riusciamo a fare reparto, rincorriamo, non va bene assolutamente. Con l’Inter eravamo più solidi, oggi mi aspettavo solidità e non c’è stata”. Per il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini questa vittoria a Napoli “è il modo migliore – ha detto – per iniziare un ciclo di 9 partite in 28 giorni, in cui si decide la sorte di campionato, Coppa Italia ed Europa League. Oggi abbiamo avuto una grande infusione di fiducia per le prossime gare perché se giochi così sul campo dei campioni d’Italia vuol dire che siamo una squadra di valore assoluto. Ora abbiamo la consapevolezza di avere un gruppo molto omogeneo e che possiamo alternare bene i giocatori nelle diverse competizioni e ottenere risultati. Oggi abbiamo dimostrato di saper soffrire ma anche di sfruttare al meglio quando hai l’occasione di proporti. Le nostre sofferenze oggi sono finite con il terzo gol, perché sapevamo che partita poteva prendere anche direzioni diverse”. Per il tecnico del club bergamasco “il Napoli sta vivendo una stagione particolare, non è facile gestire l’anno dopo lo scudetto. Ho la sensazione che la squadra abbia un valore assoluto ma non entusiasmo. Le iniziative sul razzismo? Il razzismo è una brutta rogna, ma intorno c’è tanta ipocrisia, questo non mi piace. Spero che il calcio sia un veicolo per superarlo e non evidenziarlo”.