Calcio: Napoli solo pari, il ‘Maradona’ contesta

Sotto lo sguardo di Luciano Spalletti che torna per la prima volta ad assistere a una partita al ‘Maradona’ dopo la vittoria dello scudetto e si commuove per la splendida accoglienza dei tifosi, il Napoli frena ancora e bruscamente la rincorsa verso la conquista di un posto in Europa. La squadra di Calzona pareggia con il Frosinone che nel mese di dicembre l’aveva umiliato, sullo stasso campo, eliminandolo dalla Coppa Italia con un pesantissimo 4-0. Finisce 2-2 e gli azzurri – fischiati e contestati dai tifosi – che mostrano solo in rari momenti un’intensità di gioco e un’ispirazione nelle trame offensive che ricorda da vicino i momenti di esaltazione collettiva vissuti proprio nell’era-Spalletti e di cui si era rivisto qualche spunto nel secondo tempo della partita vinta la settimana scorsa a Monza. Nel Frosinone, che conquista un punto prezioso nella rincorsa salvezza, brilla con una doppietta Cheddira, attaccante di proprietà del Napoli, rilevato la scorsa estate dal Bari e trasferito dalla società di De Laurentiis in prestito alla squadra di Di Francesco. Calzona deve fare a meno di Juan Jesus e Olivera, infortunati e schiera Ostigard come difensore centrale al fianco di Rrahmani. Di Francesco che ha disperatamente bisogno di far punti per avvicinare la zona salvezza, preferisce a una condotta rinunciataria un gioco propositivo e creativo, anche per sfruttare le qualità tecniche di alcuni suoi uomini, primi fra tutti Barrenechea e Soulè. Il tecnico del Frosinone è evidentemente a conoscenza della debolezza cronica della difesa napoletana e cerca di ottenere il massimo da questa situazione di potenziale vantaggio. Il Napoli va in vantaggio al 16′ del primo tempo con una azione personale di Politano che entra in area di rigore da destra e con un tiro ad effetto manda il pallone in rete dalla parte opposta. In precedenza Osimhen aveva fallito due clamorose occasioni, facendosi parare un tiro da breve distanza da Turati e concludendo sul fondo trovandosi a tu per tu con il portiere. Prima che fosse il turno di Zielinski e fallire il gol in altre due circostanze, è Meret a salvare la sua squadra bloccando un calcio di rigore tirato da Soulè al 29′, provocato da una spinta in area di Rrahmani a Cheddira. Nei primssimi minuti della ripresa Turati nega per altre due volte il gol al Napoli opponendosi alle conclusioni di Osimhen e Di Lorenzo. Subito dopo, al 4′ arriva il gol del pareggio dei laziali a causa di un clamoroso errore di Meret che ritarda il rilancio facendosi aggredire da Soulè. Sulla deviazione si avventa Cheddira che insacca con un rasoterra. Il Napoli sbanda per qualche minuto e lascia campo agli avversari, ma la partita cambia ancora al 17′ quando su azione da calcio d’angolo Kvaratskelia calcia debolmente verso la porta. Osimhen, tenuto in campo da Valeri si trova davanti al portiere e la sua deviazione risulta decisiva. Il Frosinone reagisce ancora e al 28′ trova il gol del pareggio. Zortea si libera sulla destra e piazza al centro il pallone che Cheddira il quale devia di testa in rete. Al 38′ è ancora Meret protagonista. Il portiere devia il pallone su una conclusione ravvicinata di Seck e salva la sua porta. Nel finale Calzona manda in campo anche Simeone ma il gioco del Napoli è confusionario e il risultato non cambia. Finisce con la contestazione del pubblico. I 50 mila tifosi del ‘Maradona’ fischiano la squadra e contestano la società e il presidente De Laurentiis.

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