Scoperto quello che potrebbe essere il più grande rettile marino conosciuto finora: si tratta di una nuova specie di ittiosauro risalente a 202 milioni di anni fa, che secondo le stime dei paleontologi poteva arrivare a 25 metri di lunghezza, il doppio di un autobus. Frammenti della sua gigantesca mascella, lunga oltre due metri, sono stati recuperati da un’adolescente a caccia di fossili con il padre su una spiaggia del Somerset, nel Regno Unito. Lo studio è pubblicato sulla rivista Plos One da un team internazionale di esperti, guidato dall’Università di Manchester, a cui ha preso parte anche il paleontologo italiano Marcello Perillo all’Università di Bonn. Le sue analisi sulla struttura interna dell’osso confermano l’appartenenza al gruppo degli ittiosauri e rivela che l’animale era ancora in fase di crescita al momento della morte. La mascella ritrovata è simile per forma e dimensioni a un altro osso ritrovato pochi anni fa nella stessa formazione rocciosa a pochi chilometri di distanza. I paleontologi guidati da Dean Lomax ritengono che entrambi i reperti appartengano a una nuova specie di ittiosauro vissuta alla fine del Triassico che è stata denominata Ichthyotitan severnensis. Gli ittiosauri erano grandi rettili marini dall’aspetto simile a quello dei moderni delfini. I primi sono comparsi circa 250 milioni di anni fa, all’inizio del Triassico. Nel giro di pochi milioni di anni, alcune specie si sono evolute raggiungendo almeno i 15 metri di lunghezza. Alla fine del Triassico, circa 200 milioni di anni fa, erano già comparse le specie più grandi come Ichthyotitan severnensis, ma il loro regno è durato poco: la loro scomparsa, avvenuta durante l’estinzione di massa del Triassico-Giurassico, ha lasciato il posto agli ittiosauri più piccoli.