Brevi dall’estero: Musk a Pechino, crisi Mar Rosso, sparatoria in Messico

Messico

Quattro agenti della polizia messicana sono morti e altri due sono rimasti feriti in uno scontro a fuoco ieri a Chignahuapan, Comune dello Dtato sud-orientale messicano di Puebla. Il Segretariato di Pubblica sicurezza di Puebla, riferisce il quotidiano Excelsior, aveva arrestato alcune persone per operazioni sospette, ma un gruppo armato ha intercettato il veicolo della polizia che trasportava il gruppo ingaggiando uno scontro a fuoco con gli agenti. La sparatoria si è conclusa con la morte di quattro agenti e di tre membri del gruppo armato. La polizia sequestrato tre furgoni.

Venezuela

Le autorità del Venezuela hanno arrestato ieri altri due membri dell’opposizione dopo un incontro avvenuto venerdì con la leader Maria Corina Machado in vista delle elezioni presidenziali del 28 luglio. Gli arresti di Ambar Márquez e Victor Castillo, entrambi esponenti della campagna di Maria Corina Machado nello Stato centro-settentrionale di Portuguesa, seguono quello di Oscar Castaneda, un attivista che era intervenuto venerdì alla riunione dell’opposizione. “Si tratta di tre dirigenti arrestati nelle ultime 24 ore”, ha scritto su X il partito della Machado, Vente Venezuela. Castaneda e Castillo sono membri di Vente Venezuela, mentre Márquez appartiene al partito Primero Justicia (PJ) di Henrique Capriles. In precedenza erano stati arrestati sette leader dell’opposizione accusati di cospirazione, mentre altri sei si erano rifugiati nella residenza dell’Ambasciatore argentino.

Musk a Pechino

Il multimiliardario Elon Musk, Ceo di Tesla, ha lasciato Pechino sul suo jet privato al termine di una visita-lampo, dopo aver ottenuto – secondo una fonte giornalistica Afp – rassicurazioni che i veicoli elettrici che Tesla produce in Cina sono conformi agli standard di sicurezza richiesti dai regolamenti locali: un ostacolo che finora aveva posto l’azienda di Musk in posizione svantaggiata rispetto ai concorrenti cinesi nel più grande mercato delle auto elettriche al mondo. Musk, che nella sua seconda visita al Paese del Dragone in meno di un anno ha incontrato anche il premier cinese, Li Qiang, ha lasciato l’aeroporto della capitale alle 13 locali (le 7 ora italiana) diretto ad Anchorage, in Alaska. Secondo quanto scrive Bloomberg, Tesla appare ora anche in posizione più favorevole per ottenere l’approvazione statale cinese sul suo sistema di guida assistita, avendo fatto accordi con i sistemi di navigazione e mappatura satellitare della cinese Baidu, concorrente di Gps.

Mar Rosso

Le forze statunitensi hanno abbattuto ieri cinque droni aerei sul Mar Rosso: lo rende noto su X il Comando centrale degli Stati Uniti (UsCentcom). I droni, si legge nel messaggio, “rappresentavano una minaccia imminente per gli Stati Uniti, la coalizione e le navi mercantili nella regione. Queste azioni sono intraprese per proteggere la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali più sicure per le navi mercantili degli Stati Uniti e della coalizione”.

Ucraina

Le forze russe hanno attaccato ieri 10 villaggi nella regione di Sumy, nell’Ucraina nord orientale: lo ha reso noto l’amministrazione militare regionale, come riporta il Kyiv Independent. Sono state prese di mira le comunità di Khotin, Yunakivka, Bilopillia, Krasnopillia, Velyka Pysarivka, Esman, Shalyhyne, Seredyna-Buda, Shostka e Novo Sloboda: non si registrano feriti, vittime o danni alle infrastrutture civili.

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