Secondo Tiziana Petito, i miti, le leggende e le storie della città di Napoli dovrebbero essere tramandati all’infinito. L’autrice di “Allegra, misteri e leggende tra i vicoli di Napoli” per la Graus edizioni, esordisce con un romanzo in cui celebra il fascino di una città. tutta da scoprire.
L’abbiamo intervistata per farci raccontare la genesi di un libro decisamente originale, che regala un’emozione napoletana, a chi ha nel cuore la nostra città o semplicemente, per farne scoprire affascinanti particolarità.
Come nasce il personaggio di Allegra?
“Il personaggio di Allegra è nato per caso, mia cugina ha chiamato Allegra la sua prima figlia, questo nome mi è piaciuto tanto e l’ho ritenuto adatto per la protagonista della mia storia.
Nel libro, Allegra è una bambina con una capacità particolare, che le permette di venire a conoscenza dei miti, delle leggende e dei misteri della città. Come scrivo, il suo nome fu scelto dai genitori per imprimere in lei la gioia di vivere, tipica dei napoletani”.
Qual è la sua fonte di ispirazione?
“L’ispirazione mi è venuta passeggiando per Spaccanapoli. Nel tempo ho assistito alla sua trasformazione, ne sono rimasta affascinata, ho studiato la sua storia, mi sono informata sia a livello storico sia per quanto riguarda le leggende legate a quei luoghi, poi intrecciando tutto con la fantasia ho scritto il racconto.
Siamo in un momento in cui Napoli rinizia a splendere, il turismo si incrementa, ma nonostante ciò, ancora tanti continuano ad infangarla.
Proprio pochi giorni fa una ragazza milanese ha risposto ad un’intervista in questo modo: “Napoli è la città più brutta, non è Italia. Non ci sono mai stata, c’è la mafia”.
Ancora oggi, sono in molti quelli che la sottovalutano non conoscendola. Napoli è ricca di storia, leggende, tradizioni. Una città che ti travolge e ti emoziona. Per quanto concerne la pericolosità, pensiamo che nell’ultima classifica sulle città più pericolose d’Italia è al decimo posto mentre Milano è al primo”.
Qual è il suo percorso artistico?
“Il mio percorso artistico è stato per lo più da autodidatta, sono una persona molto creativa, con tanta fantasia e passione per la lettura, purtroppo la mia scelta per gli studi non è stata libera ma condizionata, per cui ho coltivato la lettura e la scrittura autonomamente. Ho diverse storie nel cassetto ed un’infinita di poesie, ma questa in particolare ha fatto scattare in me il desiderio di pubblicarla, per renderla accessibile a tutti e far conoscere le storie che in primis mi hanno emozionato”.
C’è più fantasia o realtà in questo libro?
“La fantasia da sola non esiste. Per fantasticare, per usare l’immaginazione bisogna sempre partire dalla realtà, dalle esperienze che vivi, dai luoghi che visiti, dalle persone che incontri, dalle storie che ascolti. Quando si scrive una storia, ci si rifà alle proprie conoscenze e ai propri ricordi. Posso affermare che in questo libro, ci sono riferimenti storici reali, ma anche leggende popolari e ricordi personali”.
A chi è rivolto il suo lavoro?
“Allegra, misteri e leggende tra i vicoli di Napoli” è un libro adatto a tutte le età: istruisce i giovani alla napoletanità e dona emozioni alle persone più in là con gli anni.
È un racconto che fa venire la voglia di passeggiare per il centro storico di Napoli, alla scoperta dei luoghi descritti.
Questo racconto, vuole essere un mondo per far sì che i napoletani e non, vengano a conoscenza di leggende, tradizioni, modi di dire e fare, propri della nostra città.
Nel leggerlo si possono scoprire leggende, racconti ed usanze spesso dimenticate, si rimane affascinati dai suoi misteri, si conoscono le sue tipicità, i suoi colori ed i suoi sapori. Una continua e interessante scoperta dal punto di vista storico e leggendario, che rende il racconto ancora più affascinante, così come è affascinante tutt’oggi la città. L’uso del dialetto napoletano fa da sfondo, alla ‘musicalità’ della storia”.