Il Giappone e gli Stati Uniti stimano in circa 3 miliardi di dollari il costo totale del progetto per lo sviluppo congiunto di un missile in grado di intercettare armi ipersoniche. Lo anticipano i media nipponici, citando il dipartimento della Difesa Usa, spiegando che il Giappone stanzierà almeno 1 miliardo di dollari per la realizzazione del ‘Glide Phase Interceptor’, nel quale tra gli incubatori figurano due delle principali aziende degli armamenti Usa: la Northrop Grumman e la Raytheon Technologies, e i due Paesi mirano a completare lo sviluppo del missile entro il 2030. I missili ipersonici e i veicoli plananti volano a velocità superiori a Mach 5, pari a cinque volte la velocità del suono, sono manovrabili e possono cambiare rotta durante il volo, il che li rende più difficili da abbattere o da tracciare con i radar. Lo sviluppo congiunto è stato concordato dal presidente Joe Biden e dal premier giapponese Fumio Kishida nell’agosto de 2023, prima di un vertice trilaterale in cui era presente anche il leader sudcoreano Yoon Suk Yeol, nella residenza di Camp David, a Washington, e si inquadra in un contesto – secondo quanto affermato dal dipartimento di Stato Usa – di una corsa agli investimenti sulle capacità ipersoniche da parte di Cina, Corea del Nord e Russia.