Non conosce sosta il lavoro del team che coordina “Capacity maker, il facilitatore per l’innovazione territoriale”, il progetto promosso dall’incubatore di imprese Stecca e da Medaarch, gestore del centro di artigianato digitale, in collaborazione con Cna Salerno e Confcommercio Campania. E’ stato infatti organizzato, presso l’aula consiliare del Comune di Vietri sul mare, il seminario dal titolo “Lavoro e artigianato fra innovazione e identità territoriali”, coordinato dalla direttrice del Cna Salerno, Simona Paolillo. Due le fasi in cui è stato diviso il confronto: una prima parte affidata ai promotori del progetto (il cui bando è consultabile e scaricabile dal sito www.stecca.org), una seconda nella quale imprenditori, operatori del settore e cittadini hanno potuto entrare a più stretto contatto con quelle che sono le prerogative del progetto. Ad aprire i lavori, i promotori di Capacity maker: “Crediamo in questo progetto – dice Giuliana Esposito, Ceo di Stecca – ed è un piacere avere trovato una perfetta sinergia e una piena collaborazione con Medaarch lungo questo percorso di strategia e sviluppo finalizzato a formare figure in grado di giocare un ruolo cruciale nella valorizzazione delle identità del territorio”. “Abbiamo coinvolto 28 comuni con un bacino di quasi 350mila persone – aggiunge Amleto Picerno Ceraso, Ceo di Medaarch – abbracciando un’ampia area che va dal Salernitano alla penisola sorrentina fino alla fascia costiera del Vesuvio. Siamo orgogliosi, perché su quasi 850 proposte, abbiamo vinto due progetti. Questo a dimostrazione della bontà delle nostre proposte”. È stata poi la volta dei due relatori: “Faccio un appello agli artigiani di questo territorio – spiega Valter Luca De Bartolomeis, dirigente Miur presso la Real Fabbrica di Capodimonte e museo scuola Officina Palazzi – non siate divisivi. L’imprenditore ha tanti nemici, primo fra tutti l’eccessiva burocrazia. Ma bisogna guardare all’unità per superare le difficoltà e non considerare l’innovazione una minaccia, ma piuttosto una risorsa. Essere poco collaborativi non serve. Le imprese non possono più essere le ‘botteghe’ di una volta: occorre aprirsi alle nuove figure specializzate, che possono permettere di introdurre le aziende in un programma di marketing e promozione più ampio”. “Sono d’accordo sul fatto che la burocrazia è il ‘mostro’ che spaventa le nostre imprese – il parere di Lucio Ronca, ceramista e presidente del Cna di Salerno – Ma l’altro nemico può essere senz’altro da disorganizzazione. Abbiamo potenzialità uniche nel campo dell’artigianato, eppure l’Italia è all’11-12esimo posto al mondo in questo settore. Questo dipende dalla incapacità di organizzarsi. La tecnologia, oltre alla formazione, sono allora fondamentali: come imprese abbiamo bisogno di figure che ci guidino e ci permettano di compiere quel passo in avanti che può essere decisivo”. Seconda parte dedicata ai tanti presenti, con diverse domande rivolte ai promotori di Capacity maker e ai relatori del seminario sulle opportunità del progetto che ha come principale obiettivo quello di formare “figure – spiegano i promotori – in grado di costruire reti funzionali, potenziare valori culturali ed endogeni, intercettare risorse, con un approccio proiettato alla sostenibilità e all’innovazione, che possano operare all’interno delle amministrazioni, tra gli operatori culturali o nelle imprese creative del territorio”.