Wwf, serve il Piano di azione nazionale per tutelare le api

L’essere umano deve la propria sopravvivenza e il proprio benessere alle api, di cui oggi si celebra la loro giornata mondiale, perché da questi insetti dipende il 35% della produzione agricola mondiale, con un valore economico stimato ogni anno di oltre 153 miliardi di euro a livello globale e 22 miliardi di euro per la sola Europa. Lo ricorda il Wwf rilevando che “le api e gli altri insetti impollinatori stanno morendo” e pr questo chiede al governo “la rapida adozione del Piano di azione nazionale per la tutela degli insetti impollinatori previsto dalla Strategia nazionale per la biodiversità al 2030, in attuazione della nuova iniziativa dell’Unione Europea adottata nel gennaio 2023. La ong osserva che il 3 agosto 2023 è stato firmato il decreto ministeriale di adozione della nuova strategia e di istituzione dei suoi organi di governance, “ma da allora non ci sono stati passi concreti per la sua attuazione”. Il Wwf Italia con le sue Oasi partecipa attivamente al monitoraggio degli insetti impollinatori, iniziando dalle farfalle, e realizza interventi di ripristino degli habitat per l’alimentazione e il rifugio delle api selvatiche. L’impollinazione è uno dei servizi ecosistemici più importanti forniti dalla natura per il benessere umano e per la nostra economia – si legge nella nota del Wwf – Quasi il 90% di tutte le piante selvatiche con fiore dipende dall’impollinazione animale, mentre delle 1.400 piante che nel mondo producono cibo e prodotti dell’industria quasi l’80% richiede l’impollinazione da parte di animali, non solo api domestiche e selvatiche, ma anche vespe, farfalle e falene, sirfidi, coleotteri, uccelli, pipistrelli ed altri vertebrati. Considerando anche le sole api selvatiche si tratta di un vero e proprio esercito di oltre 20.000 specie che garantiscono l’impollinazione dei fiori da cui dipende il 35% della produzione agricola mondiale. L’84% delle principali colture per il consumo umano in Europa, tra cui molti tipi di frutta e verdura – conclude il Wwf – richiede l’impollinazione degli insetti per migliorarne la qualità e il rendimento”.

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