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“Oggi ricorre la giornata mondiale della biodiversità, ed è paradossale che si debba ancora chiedere l’istituzione di un’area protetta come il Parco Nazionale del Matese, attesa da oltre trent’anni e istituita definitivamente con legge dello Stato 205/2017, ma ancora ferma al palo.” Con queste parole Mariateresa Imparato ed Andrea De Marco, rispettivamente presidenti di Legambiente Campania e Legambiente Molise, commentano la mancata istituzione dell’ area protetta situata a cavallo tra Molise e Campania, a causa delle inadempienze delle due regioni, in particolare della Campania considerato che il Molise, anche se molto lentamente rispetto a quanto necessario, pare aver concluso la sua perimetrazione da tempo.

“Un parco sospeso a causa dei forti ritardi della Regione Campania che continua a non avere una strategia complessiva sulle aree protette rallentando fortemente anche l’istituzione del Parco nazionale del Matese. Il fatto che invece la regione Molise abbia concluso il suo lavoro non significa che possa ritenerlo concluso, anche perché senza la chiusura della perimetrazione sul versante campano è solamente un mero esercizio di stile” affermano De Marco e la Imparato. “Auspichiamo che il presidente Roberti si adoperi per fare pressione sulla Regione Campania affinché si metta fine a questo tira e molla, mettendo da parte le pressioni che le lobby ancora contrarie al parco nazionale continuano a svolgere sulla sua giunta “. I ritardi, afferma Legambiente, comportano la perdita di ingenti risorse economiche: in questi ultimi 5 anni caratterizzati da discussioni infinite, il territorio matesino ha perso oltre 10milioni di euro di risorse dirette messe a disposizione dal Mase per la gestione ordinaria, ma anche la possibilità di partecipare ai bandi dedicati ai Parchi nazionali.

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