Per Ursula von der Leyen, il numero magico è 361, ovvero la metà dei seggi dell’Eurocamera più uno. Questo è il traguardo che la presidente della Commissione Ue deve raggiungere per garantirsi un bis alla guida dell’Ue. Per rimanere in carica von der Leyen può provare a riproporre la stessa maggioranza o cercarne una nuova. Le strade che portano a nuovi equilibri però sembrano al momento difficili da percorrere. Stando agli ultimi sondaggi pubblicati prima dell’interruzione elettorale e aggregati da Europe Elects, il primo gruppo per numero di eletti infatti sarà il Ppe con 176 eurodeputati, seguito dai socialisti con 144, dai liberali di Renew Europe con 82, dai conservatori di Ecr con 72, dai sovranisti di Id con 66, dai Verdi con 41, dalla sinistra Ue con 32.
MAGGIORANZA URSULA. Stando ai numeri dei sondaggi, l’attuale maggioranza tra socialisti, liberali e popolari è ancora l’ipotesi più probabile. La cosiddetta maggioranza Ursula, infatti, godrebbe di 402 eurodeputati se i numeri venissero confermati, ma questo numero potrebbe diminuire se qualche delegazione nazionale, come spesso accade, decidesse di ritirare il proprio voto.
MAGGIORANZA ‘ITALIANA’. E’ impossibile, almeno per ora, una maggioranza di destra-centro sullo stampo di quella italiana. Ppe, Ecr e Id infatti non supererebbero i 314 eurodeputati, senza contare che i popolari hanno già fatto sapere di non avere alcuna intenzione di collaborare con le destre di Id.
MAGGIORANZA ‘SVEDESE’. Sotto la soglia dei 361, ma di poco, anche una possibile maggioranza sul modello di quella al governo a Stoccolma, ovvero Renew, Popolari ed Ecr. L’alleanza liberal-conservatrice arriverebbe, infatti, con questi numeri solo a 330 eurodeputati.
MAGGIORANZA ‘TEDESCA’. Senza i numeri sufficienti anche una maggioranza sul modello tedesco. La coalizione semaforo che sostiene il cancelliere Scholz ovvero Socialisti, Liberali e Verdi, si fermerebbe infatti a 267 eurodeputati e non raggiungerebbe la quota necessaria neanche con un improbabile supporto della sinistra di The Left. Rimane infine il mare magnum dei non iscritti che potrebbe contare 107 eurodeputati. Tra loro il Movimento 5 Stelle, che dovrebbe eleggere circa 15 eurodeputati (l’appoggio dei pentastellati fu fondamentale per la fiducia a von der Leyen). Appena espulsi da Id, anche gli eurodeputati di AfD, che potrebbero essere circa 16, dovranno trovare una nuova collocazione. Fidesz, partito di Viktor Orban, che dovrebbe eleggere circa 11 eurodeputati, ha annunciato di voler entrare in Ecr. Tra i nuovi arrivati, invece, i rossobruni di Bsw, il partito della tedesca Sahra Wagenknecht, che dovrebbe ottenere 7 eurodeputati, ha fatto sapere che pensa alla formazione di un nuovo gruppo.