Meta, rimosse campagne disinformazione generate dall’IA

Meta ha rimosso account falsi su Facebook o Instagram “probabilmente generati dall’intelligenza artificiale” utilizzati in modo ingannevole. Tra questi, anche commenti che elogiavano la gestione della guerra a Gaza da parte di Israele attribuibili alla società di marketing politico Stoic con sede a Tel Aviv. Lo riporta la società nel suo rapporto trimestrale sulla sicurezza, il primo a monitorare l’uso di questa tecnologia da quando è esplosa a fine 2022. Tecnologia che potrebbe portare a campagne di disinformazione in vista delle numerose elezioni che si terranno in tutto il mondo nel 2024. “Per ora le difese esistenti, comprese le nostre, sono già in atto e sembrano essere efficaci – ha spiegato David Agranovich, a capo del team che si occupa di minacce online – Non vediamo casi d’uso dell’intelligenza artificiale generativa in forme estremamente sofisticate, ma sappiamo che queste reti evolveranno le loro tattiche man mano che le tecnologie si evolvono”. Il rapporto evidenzia, oltre a quella della rete Stoic, la chiusura di altre operazioni ingannevoli nel primo trimestre. Meta ha chiuso una rete con sede in Iran focalizzata sul conflitto Israele-Hamas, sebbene non abbia identificato alcun utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa in questa campagna. Chiusa anche una rete cinese di disinformazione detta Operazione K che avrebbe utilizzato l’IA per lanciare un falso movimento di attivisti pro-Sikh, una minoranza religiosa in India. Mentre, un gruppo legato alla Russia, Doppelganger, ha provato negli ultimi 20 mesi attraverso i social media a ridurre il sostegno all’Ucraina “ma senza molto successo”. Per Meta, infine, gli “attori delle minacce” hanno tentato di utilizzare l’Intelligenza artificiale generativa per sviluppare foto, video o testi falsi, ma le immagini di personaggi politici al momento non sono ancora sufficientemente realistiche.

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