Dare una informazione corretta sui tumori e le terapie oncologiche combattendo le fake news e fornendo strumenti utili ai pazienti e alle loro famiglie. Con questo obiettivo, le maggiori istituzioni scientifiche statunitensi del settore – l’American Cancer Society Acs e l’American Society of Clinical Oncology Asco – hanno unito le forze per creare una delle fonti online più grandi e complete di “informazioni credibili sul cancro”. Il portale sarà disponibile gratuitamente al pubblico su cancer.org. L’annuncio durante il congresso della Società americana di oncologia clinica (Asco) a Chicago. Sul portale si affronterà l’intero percorso del cancro, dalla prevenzione alla diagnosi al trattamento e la sopravvivenza. Per garantire che le persone malate di cancro possano trovare e accedere facilmente a informazioni di alta qualità mentre gestiscono il loro trattamento e affrontano il problema, Acs e Asco stanno allineando gli sforzi per fornire un unico archivio di informazioni credibili e di alta qualità sul cancro. Questa collaborazione riunisce due delle organizzazioni più affidabili e influenti del settore dell’oncologia a livello mondiale, sfruttando i punti di forza di ciascuna organizzazione per fornire un unico luogo virtuale di informazione per il cancro con l’obiettivo di raggiungere un numero ancora maggiore di pazienti e operatori sanitari. “È essenziale aumentare l’accesso a informazioni attendibili e aggiornate sulla prevenzione e trattamento del cancro – sottolinea Karen Knudsen, dell’Acs -. L’obiettivo è appunto migliorare la profondità e l’ampiezza delle informazioni disponibili per i malati e le loro famiglie”. “I nostri membri vedono ogni giorno quanto possa essere confondente e doloroso per troppi pazienti e famiglie cercare di dare un senso alle informazioni sul cancro mentre navigano cercando una diagnosi e un trattamento – afferma l’amministratore delegato di Asco, Clifford Hudis -. Questa partnership migliorerà la nostra capacità di fornire informazioni sul cancro di facile comprensione a molti più pazienti e alle loro famiglie quando ne hanno più bisogno”.

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