Il monito di Rosa Criscuolo/Elezioni europee e proiezioni sulle Regionali

Ritorni ed esordi. In questa ultima campagna elettorale europea. Ma quanto è stata europea questa campagna elettorale? Direi veramehte poco. Elevatisimo il lavoro profuso sui territori, con proiezioni regionali ed accordi futuri già messi in campo. Potremmo dire che questa campagna elettorale rappresenta un po’ i preliminari della futura regionale.

Gli equilibri che si profilano in base ai risultati sul territorio, senza drammatizzare troppo la partecipazione popolare, sono abbastanza chiari. Il ciclo De Luca sembra stia per concludersi ed il Partito Democratico è pronto ad emanciparsi sia dal presidente della Regione che dal Movimento 5 Stelle.

Il governo Meloni, in poco tempo, ha realizzato i suoi effetti sulla conformazione partitica campana ed il bipolarismo è sempre più evidente. Le identità dei partiti diventano a poco a poco più nette e il civismo e la protesta si mettono, gradualmente, da parte.

I capisaldo campani, attraverso un lavoro capillare dei riferimenti dei partiti e dei territori hanno realizzato dei risultati di tutto rispetto. La Top 8 dei campani vede in cima Raffaele Topo, con 114.503 preferenze, si tratta di un politico molto radicato sui territori che attesta una supremazia in provincia di Napoli, dove raccoglie più di 70mila voti e che fa pensare ad una strategia ben coordinata e vincente.

Al secondo posto abbiamo il leader indiscusso di Forza Italia, colui che ha ereditato il mandato berlusconiano e che ha coordinato le operazioni di voto fino a raggiungere un risultato di 71.949 voti sul territorio.

Al terzo posto un sofferto ritorno, e parliamo di Alberico Gambino, protagonista di vicende giudiziarie che non hanno leso il risultato di 62.124 voti soprattutto nella sua amata Salerno.

Continua a dare sorprese, con una costante e solida crescita, il deputato Francesco Emilio Borrelli, che si piazza addirittura al secondo posto nella Circoscrizione Meridionale, ma primo in quella campana per Alleanza Verdi e Sinistra. In questa classifica, però, è soltanto quinto perché al quarto posto si colloca il candidato Pasquale Tridico, del Movimento 5 Stelle. Questo risultato abbisogna di una riflessione perché il Movimento resta una realtà importante da un punto di vista elettorale nella città di Napoli ed in provincia di Napoli, soprattutto, però il miglior risultato si è ottenuto nella provincia dove è nato Conte, che è Foggia. Il problema del campo largo è così accantonato definitivamente.

Sebbene ci sia stato l’effetto Aldo Patriciello ad Isernia, lo stesso non è accaduto in Campania, dove la Lega, rispetto alla scorsa Europea, affronta una grave debacle. Il proprietario della Neuromed, in Campania si attesta per soli 32.601 voti, che non sono poi così tanti rispetto a quelli della esordiente Angela Russo: 19.009.

Un altro esordiente, ma figlio d’arte, Giuseppe Sommese raggiunge un buon risultato con il partito di Calenda, pari a 18.737 voti e resta fuori dall’emiciclo di Bruxelles insieme a Nicola Caputo di Italia Viva che nonostante i suoi 39.355 voti non raggiunge lo sbarramento del 4%. Quale sarà il destino di questi due mini partiti non è ancora chiaro ai più ma possiamo dire che l’effetto Mastella si è sentito e come, e fa presagire scosse per le prossime consultazioni regionali.

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