Una triste vicenda quella che ha come protagonisti un gruppo di ragazzi diversamente abili. Ci troviamo a Napoli in uno dei quartieri poveri della citta’ ed una coppia di coniugi cerca di dare una mano a 15 ragazzi maggiorenni e ad un gruppo di bambini affetti da diverse disabilita’ e provenienti da famiglie indigenti. Per molte famiglie monoreddito o addirittura senza questa rappresenta l’ unica ancora di salvezza per regalare un po’ di socialita’ ai propri figli nati in una citta’ dove sono considerati solo un problema da risolvere .

Orfani della sede dopo aver ricevuto una intimazione di sfratto dalla Stazione Bayard , il presidente Palmieri ci ha rilasciato questa dichiarazione : “Sono mesi che rincorriamo le istituzioni ma abbiamo ottenuto solo indifferenza. Nel frattempo approfittando delle belle giornate mi sono inventato spazi all’ aperto per portare i ragazzi a colorare e svolgere attivita’ ma chiaramente senza una sede è difficile accogliere i piu’ piccoli o accettarne altri. Spero che si arrivi ad una soluzione prima dell’ inverno ”.

Purtroppo per l’ Associazione Voce di Vento dopo il danno è giunta anche la beffa . “Sono estremamente indignata delle parole del Presidente Marino che è intervenuto a gamba tesa mentre esponevo il problema ad un rappresentante della municipalita’”, racconta Maria Rosaria Toso, vicepresidente dell’ associazione. “Mi indignano le parole che ho ascoltato poiche’ il lavoro che svolge l’ associazione non ha alcuna bandiera politica e mi stupisco che un rappresentante delle istituzioni non sappia che i temi che riguardano i soggetti diversamente abili sono di tutti , trasversali”, conclude la professoressa Toso.

La vicenda ha chiaramente sollevato una reazione politica all’ interno della municipaita’ che si dimostra unita e compatta nel risolvere la questione restituendo una sede opportuna a chi lavora per la comunita’ ispirata ai valori della solidarieta’ e della fratellanza

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