di Luca Muratgia.

Con i campionati nazionali fermi, a tenere banco è l’europeo in Germania che vede ai nastri di partenza i padroni di casa favoriti insieme alla Francia e alla Spagna. I tedeschi, si sono infatti resi protagonisti di un inizio col botto travolgendo la malcapitata Scozia con un rotondo 5-1. I teutonici hanno da subito chiarito che per la vittoria finale intendono proporsi seriamente sfruttando anche il fattore campo.
L’Italia guidata da Spalletti, pur non comparendo tra le favorite, ha la possibilità di disputare un ottimo europeo contando soprattutto sull’aspetto “umano”, motivazionale e caratteriale con il tecnico di Certaldo rinomato per le sue qualità “psicologiche” che lo hanno reso uno dei tecnici più carismatici dell’intero panorama calcistico mondiale, soprattutto a seguito dello storico scudetto conquistato appena un anno fa a Napoli. È anche vero che il materiale umano a disposizione risulta particolarmente limitato ed imparagonabile con altri periodi storici dove gli azzurri si fregiavano di annoverare tra le proprie fila giocatori di livello mondiale. La prima uscita ha visto la nostra nazionale esordire con una vittoria, sia pur risicata, che lascia in moderato ottimismo su il prosieguo della kermesse, considerando anche il valore dell’avversario. Un’Albania che comunque annovera tra le proprie fila giocatori di discreto livello alcuni dei quali, tra l’altro, protagonisti anche nel campionato italiano. L’unico obiettivo era comunque vincere considerando che, contro le altre squadre del girone, la Croazia e la Spagna, sarà compito ben più arduo racimolare punti importanti in chiave qualificazione. La partita si è decisa nei primissimi minuti di gioco con un inizio da incubo per gli azzurri che hanno concesso il vantaggio a Bahirami dopo appena 35 secondi di gioco per una gentile concessione di un disattento Di Marco. Il pareggio di Bastoni di testa su un assist al bacio di Pellegrini dopo appena tre minuti e la rete del vantaggio realizzata da Barella al quarto d’ora, archiviano la pratica. Dopo é solo attesa con qualche occasione da rete sprecata laddove risultava invece indispensabile sigillare il risultato al fine di vivere in finale di partita meno adrenalinico e più sereno e qualche occasione di troppo concessa con Donnarumma che salva il risultato in almeno un paio di circostanze. Sarà ora indispensabile verificare la bontà delle ambizioni italiche contro compagini francamente più impegnative, già la partita contro la Spagna di giovedì 20, costituirà un esame probante in grado di chiarire quanta strada potranno percorrere gli azzurri e se potranno eventualmente, recitare un ruolo da protagonisti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *