“I prossimi interventi in manovra siano rivolti a ridurre la pressione fiscale sui ceti medi”. Lo ha detto Antonio Repaci, rappresentante del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili in audizione alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sul Psb “Bisogna confermare la riduzione del cuneo e la riforma dell’Irpef”, ha aggiunto. Repaci ha quindi ipotizzato di ampliare il secondo scaglione dell’Irpef con un aliquota al 35% “portando il limite massimo di reddito da 50 a 70 mila euro”. Il rappresentante dei commercialisti ha infine espresso la necessità di “realizzare la riforma degli incentivi fiscali, in modo tale da permettere alle imprese da avere una progettualità nel tempo”.