Giovani e salute: i risultati del Progetto “Statt’Accort”

Sì svolgerà domani, presso l’Istituto Comprensivo Bovio-Colletta in Via Carbonara, a Napoli, la presentazione dei risultati del progetto Statt’Accort – Azioni di rete per la promozione della salute nei contesti della vita quotidiana: scuola, servizi sociali e quartieri, rivolte a preadolescenti e adolescenti nei territori di Napoli, Afragola, Casal di Principe e Caserta, un progetto innovativo dedicato alla promozione della salute fisica, mentale e sociale tra preadolescenti e adolescenti di età compresa tra 11 e 19 anni, nei territori di Napoli, Afragola, Casal di Principe e Caserta. Realizzato da Fondazione Rut, Centro Studi Opera Don Calabria e Associazione di Promozione e Sviluppo del Benessere PsicoFisico – Esperia, il progetto è stato co-finanziato dalla Fondazione Banco di Napoli e patrocinato dal Comune di Napoli.

Obiettivo principale è stato quello di sensibilizzare i minori/giovani sulle buone pratiche per migliorare la propria salute e ridurre i fattori di rischio (come il fumo, l’abuso di alcol e droghe, l’inattività fisica e la cattiva alimentazione), promuovendo esperienze che hanno consentito di apprendere il concreto prendersi cura di sé stessi, degli altri e dell’ambiente. La ricerca ha coinvolto 3.400 giovani attraverso attività di sensibilizzazione nei loro luoghi di aggregazione e divertimento svolte da  3 unità di strada formate da educatori e assistenti sociali, attive a Napoli (Centro Direzionale e Piazza Carlo III), Afragola e Casal di Principe. Ai partecipanti sono stati somministrati 394 questionari e sono stati realizzati 30 video interviste in profondità, per comprendere meglio le loro esigenze e aspirazioni. Le attività hanno offerto alle ragazze e ai ragazzi la possibilità di esprimersi liberamente, sia oralmente che attraverso la scrittura anonima, facilitando una riflessione più profonda sulle proprie emozioni. A completare il lavoro anche 360 ore di laboratori nei Centri Polifunzionali per Minori e 120 ore di attività laboratoriali nelle scuole secondarie di Napoli (IC Gabello-Colletta) e Alife – Caserta (IC Statale Alife).

Il progetto ha istituito un monitoraggio continuo sul “benessere” dei giovani, promuovendo la consapevolezza sui fattori protettivi e di rischio legati alla salute, fisica, mentale e sociale. Grazie a questo approccio, il team di lavoro ha rilevato l’importanza di un contatto diretto e “alla pari” con i ragazzi/e, sviluppando attività che li hanno coinvolti non solo in contesti scolastici, ma anche nelle strade e nei centri di aggregazione. Sono stati fondamentali, inoltre, i canali social del progetto su TikTok e Instagram, che hanno esteso il dialogo con i minori/giovani anche online.

Sintesi dei dati raccolti:

  • Il 90% dei giovani intervistati a Napoli proviene da famiglie originarie della città, mentre il 10% è di seconda generazione, con origini in paesi come Cina, Costa d’Avorio, Nigeria, Bangladesh e Romania.
  • Le aspirazioni professionali dei giovani riflettono ancora una netta separazione di genere: le ragazze puntano a professioni come insegnante o estetista, mentre i ragazzi preferiscono ruoli come calciatore, militare o imprenditore.
  • Tra i giovani di Casal di Principe e Afragola, una percentuale significativa frequenta le parrocchie e partecipa ad attività di volontariato, evidenziando un forte impegno sociale (11% volontariato, 5,5% Scout, 6,3% Gruppo giovani in Chiesa). Percentuale nettamente inferiore tra i giovani intervistati a Napoli (solo il 1,2%).
  • Rispetto ai servizi culturali e sportivi offerti dal territorio il giudizio delle ragazze/i di Casal di Principe e Afragola è, in generale, piuttosto critico. E’ invece generalmente positivo l’apprezzamento dei servizi sia culturali che sportivi da parte dei giovani intervistati a Napoli (37,7% apprezza i servizi culturali e il 43,4% quelli dedicati allo sport).
  • Per quel che riguarda le dipendenze, l’interesse verso le droghe leggere si manifesta prevalentemente tra i ragazzi, soprattutto verso la maggiore età. Il consumo di alcolici è generalmente confinato ai fine settimana come parte delle attività di socializzazione, sia per i ragazzi che per le ragazze.
  • Il 75,6%del campione dichiara di proteggersi da malattie a trasmissione sessuale e il 14,7% vorrebbe cambiare il proprio aspetto fisico.
  • La maggior parte del campione ha un buon rapporto con amici e familiari, anche se alcuni mostrano insicurezze legate all’aspetto fisico, in particolare le ragazze. Il bisogno di parlare delle proprie emozioni e del proprio corpo in un ambiente sicuro è emerso come un tema centrale durante i laboratori.

Alla presentazione dei dati,  che avrà inizio alle 10, interverranno: Luca Trapanese, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli; per la Fondazione Rut, Giuseppe Marino, Coordinatore Area Coesione Sociale, Federica D’Esposito, Coordinatrice del Progetto, Annamaria De Paola, Area Coesione Sociale, Raffaella Guarracino, pedagogista e Antonia Marino, DS IC Bovio-Colletta.  Le studentesse e gli studenti dell’IC Bovio-Colletta, partecipanti al laboratorio sulla “salute alimentare”, hanno condiviso le loro esperienze durante l’incontro.

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