di Luca Muratgia.

Il pareggio rimediato dagli azzurri al Maradona contro l’Udinese, potrebbe sorprendere solo chi conosce superficialmente la reale situazione del Napoli. Una squadra che evidentemente non possiede una profondità della rosa nel momento in cui i giocatori titolari subiscono un calo tanto evidente quanto fisiologico. Il deludente mercato di gennaio, avrebbe dovuto garantire l’acquisto dei giocatori necessari non solo in caso di squalifiche o infortuni ma per consentire ai titolari di poter tirare il fiato nel momento in cui la condizione atletica sarebbe diventata approssimativa così come sta capitando in questa fase della stagione. I segnali negativi erano parsi evidenti già nel secondo tempo di Roma per trovare poi conferma nella serata del Maradona dove l’Udinese è riuscita a sovrastare fisicamente gli uomini guidati da Antonio Conte. Almeno da quanto emerge da questa giornata, è stato il mercato invernale a fare la differenza con i neo acquisti di Milan e Juventus che hanno inciso in maniera determinante. 
L’Udinese ha creato enormi difficoltà agli azzurri pressando in maniera impressionante durante l’intero arco dei novanta minuti senza che i partenopei riscossero a reggere la forza d’urto di una squadra discreta e disposta tatticamente in maniera impeccabile ed il Napoli non ha nessun giocatore in panchina capace di spaccare la partita e cambiare l’inerzia del match. Il primo tempo è risultato più ricco di occasioni da gol con i due portieri impegnati diverse volte a salvare il risultato. Il vantaggio dei partenopei, perviene sugli sviluppi di un calcio d’angolo con Mctominay che svetta in area di rigore e realizza la prima rete subita dall’Udinese su colpo di testa in questo campionato. La gioia del vantaggio dura poco perché, a seguito di uno svarione difensivo, con tanto di incomprensione tra Meret e Juan Jesus, Ekkelenkamp trova il jolly dalla distanza dopo appena tre minuti.
Dove il Napoli viene a mancare, proprio come accaduto a Roma domenica scorsa, è nel secondo tempo quando gli azzurri appaiono statici, stanchi e poco incisivi se è vero, come è vero, che le occasioni da rete di riducono ad un tiro da fuori area del solito Mctominay che sorvola la traversa ed uno spunto di Lukaku che prova a liberarsi in area di rigore e la cui conclusione viene deviata in angolo dalla retroguardia friulana, Insomma poco, troppo poco per cercare di riacciuffare i tre punti. Probabilmente il primato in classifica aveva illuso i sostenitori azzurri circa la possibilità di lottare fino alla fine per la vittoria del campionato. Osservando invece la partita di ieri e considerando la condizione fisica dei giocatori più importanti nonché i ricambi a disposizione dell’allenatore, sarebbe opportuno racimolare, nelle restanti partite, i punti necessari per la qualificazione in Champions League, vero obiettivo della società, che ha ribadito, mercato alla mano, le reali aspirazioni del club. 
Già nelle prossime due giornate, gli azzurri si troveranno impegnati in due trasferte, a Roma contro la Lazio e a Como, particolarmente impegnative prima dello scontro a vertice contro l’Inter del 2 marzo.